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01/10/2008
La passione per la motocicletta e per i viaggi, può nascere improvvisa, casualmente……L’universo sognatore e un po’ romantico dei centauri viaggiatori ha finalmente trovato il suo spazio per potersi esprimere. Lontano dal mondo delle corse, dalle competizioni sportive e pure da certi stereotipi del panorama bikers. …nuovi modelli di motociclisti che trovano nel viaggio l’espressione più pura del raggiungimento dei propri ideali.
La motocicletta offre resistenza all’aria, costringe ad un contatto fisico con l’ambiente, il paesaggio attraversato non è un’immagine che lascia un ricordo più o meno pregnante nella mente, ma uno spazio e un tempo che avvolgono completamente. Si sente il profumo dei campi, l’aria secca e calda, ora fresca e umida, la strada dritta e monotona oppure sinuosa e ondulata. Il ricordo che si porta con sé non è un’immagine piatta e bidimensionale, bensì quadrimensionale. Uno spazio nell’interezza della sua profondità, più il tempo impegnato per attraversarlo.
Nessuno può fermare un motociclista in viaggio, in cerca di se stesso, senza difese, dagli assalti della banalità e del consueto. Coi pensieri che attraversano il corpo, udibili finalmente dal cuore e dalla mente e la felicità così vicina da poterla toccare. L’immaginazione e il concreto si uniscono con dignità e fantasia.
Viaggiare in moto è rimasto uno degli ultimi modi possibili di attraversare il pianeta con poesia, come antichi cavalieri un pò romantici e indifesi, ma al tempo stesso determinati e coraggiosi.
Per questo sentire, per questo moto di essere, Aquile e Rose riprende la sua attività sotto la supervisione di Salvatore che è e rimarrà per sempre il Presidente di Aquile e Rose.
Un lampeggio dal vice presidente
Giuseppe Galgano